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Il mio percorso verso il mondo dell’AKASH

Tempo stimato di lettura: 6 minuti

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la maestra dei Registri Akashici Christina Pedetta che oggi ci racconterà come il suo percorso di vita l’ha condotta all’Archivio Akashico.

Scopriremo cos’è e in che modo può aiutarci nella vita di tutti i giorni. Se invece non conoscete l’argomento e vi siete persi gli articoli precedenti vi consigliamo di leggerli.

CONNESSIONE ALL’ARCHIVIO AKASHICO

Nella grande biblioteca dell’Akasha con Christina Pedetta

 


Nel 2012 ho incontrato la maestria ai Registri Akashici, ho da subito sentito una folgorazione proprio come un colpo di fulmine. In una giornata di primavera all’aperto ti giri e vedi per la “prima” volta una persona, gli sguardi si incrociano e ti senti inspiegabilmente parte della sua vita.
Allo stesso modo è stata la mia reazione con l’Akasha e alle Reggenze che la governano. Mi sono sentita completamente innamorata e profondamente contraccambiata.

Volevo approfondire e conoscere anche io quella relazione d’amore, volevo sentirla sulla pelle, farmi attraversare da quella incantevole esperienza. E proprio come fa un innamorato iniziai a cercare, documentarmi per saperne di più, ma ai quei tempi, in Italia, sul web c’era ben poco.

Dopo un percorso di sintonizzazione, così veniva chiamato, fra dubbi e timore è iniziata l’avventura all’ascolto dei miei Registri Akashici. Necessitavo far tacere quel mal di vivere che mi accompagnava da tutta la vita, e cosi da buona studente quale sono, passavo ogni giorno a sintonizzarmi ai Registri Akashici, ponendo molteplici domande del perché delle cose e in questo modo trascorsi un intero anno.

La mia irrequietudine all’esistenza trovava pian pianino risposte e risoluzione in ascolto delle miei Guide, Maestri Ascesi, Essere di Luce che mi donavo pace e armonia. Ascoltavo ed obbedivo, chiedevo sostegno e Loro lo donavano, sempre.

Ho imparato tanto e sono cresciuta, oltre ogni mia immaginazione,

acquisendo insegnamenti su svariati aspetti dell’esistenza, anche se spesso alcuni di questi erano completamente a me sconosciuti, ho saputo darmi tempo e pazienza, sentivo che se anche non comprendevo, qualcosa di più grande era entrato a far parte di me.

Ho iniziato a studiare per dare un senso a tutto ciò che mi veniva trasmesso. Nel tempo ho compreso la meravigliosa esperienza e rivelazione che lo Spirito poneva alla mia piccola coscienza umana.

Nel frattempo la mia vita non tardava a farsi sentire, infatti la realtà che abitavo iniziò letteralmente a cadere a pezzi, persone, attività, lavori, certezze iniziarono a sgretolarsi, la mia personale apocalisse era iniziata.

Nonostante il periodo che stavo vivendo rimanevo serena, sempre con uno strano sorriso sulla bocca. Mi sentivo nella gioia, come una bambina che scopre nuove cose e anche se stavo bene c’era una parte di me che questo la turbava. Rimanevo confusa di come potessi essere così calma quando ciò che avevo costruito era perduto, la normale realtà non c’era più ma in cambio sentivo di non essere più sola al mondo.

Iniziai a non riconoscere più, chi o cosa fossi, cosa dovevo “fare” nella mia vita. Tutte le certezze, convinzioni sulla mia persona, sui rapporti sociali, lavorativi, erano saltate. Pensavo e cercavo, facevo e non trovavo, solo a distanza di anni compresi il profondo cammino di cambiamento che stavo compiendo.

Ma a farmi arrestare dal “fare” ci pensò bene, bene il mio corpo, quando non riuscì a sollevare la testa a causa di due ernie cervicali. L’osteopata mi disse che avevo roteato il bacino dalla parte opposta del capo, riducendomi in questo modo per due anni sdraiata su di un divano. L’asse del corpo era spezzato, confuso, una donna a metà, avevo perso la direzione e l’identità nel mondo.

Con sprazzi di disperazione per il dolore, iniziai a fare l’unica cosa che potevo fare, pregare, rivolgendomi a Colui di tanto caro e davvero potente che mi potesse aiutare.
Pregavo tutti i giorni, in chiesa, al parco, sotto la doccia, nelle camminate per la città: padre nostro, ave o maria, sat cit ananda, oponopono, pregavo attraverso le culture dei mondi, non mi importava delle parole, le sentivo buone nel cuore e pregavo.

Ho’oponopono: una bellissima preghiera hawaiana per il perdono

L’unica ricchezza che possedevo era, il cuore e Dio Madre Padre, perché era solo lui che avevo a questo mondo e mi bastava.
Imparai nel tempo a meditare e a rendere il mio corpo aperto ad accogliere e a stare, nel frattempo la relazione con gli Esseri d’Amore, con i Registri Akashici diventava sempre più potente.

Il dolore mi aiutò a ringraziare, a perdonare, a lasciare andare e a fare promesse come quella di divenire una brava persona, sincera e nella integrità.

Nuove amicizie si stavano affacciando, persone sincere e nella verità, guaritori e operatori del benessere di grande talento stavo incontrando, erano sorelle, fratelli che mi lasciavano ognuna un pezzo della loro generosità aiutandomi a mettere ordine a quello che stava accadendo, a codificare quello che il 2012 mi stava presentando.

E con la solitudine che era diventata sorella decisi di recuperare un po’ di forze fisiche passando alcuni giorni di ritiro, al lago, a casa di un mio amico, datami in prestito.
Avevo da poco imparato per mio conto a tessere mandala e così con una busta di fili colorati e stecchini di legno e con 10 euro in tasca, mi ritirata alla casa al lago.
Passeggiavo e tessevo, tessevo, e pregavo, meditavo e tessevo. In un continuo silenzio, mi aprivo sempre di più all’ascolto della mia famiglia di Luce. Scrivevo pagine e pagine di insegnamenti, di riflessioni, stavo scrivendo il libro della mia rinascita.

Una sera di sconforto, attanagliata da continue incertezze su ciò che stavo vivendo, in preda ad un disperato pianto, decisi di recarmi sulla riva del lago, dove poter dare libero sfogo a tutti i miei infiniti dubbi.

Quella notte chiesi alle Guide di farsi vedere per dirmi a chiare lettere cosa volessero da me.

Urlavo e piangevo, facendo discorsi a singhiozzi implorando di darmi testimonianza
tangibile, di toccarmi per rassicurarmi che tutto ciò che stavo ascoltando vivendo con Loro era reale.
Quella notte io, decisi che bisognava “fare a modo mio”, come io mi fidavo di Loro, ora anche Loro dovevano fidarsi di me e mostrarsi come chiedevo, dirmi cosa dovevo fare nella vita e perché no, anche darmi una pacca sulla spalla.
Su quella riva non vidi un bel niente, e neanche una voce riuscivo a sentire nella mia testa, come invece era solito che accadeva.
Qualcosa però mi toccò, una profonda e antica “solitudine umana” che riapparve potente come non mai.

Tanta era la forza di quella emozione che caddi piegata in due su me stessa. Finalmente mi ero piegata, ero spezzata e con il capo reclinato in avanti dissi: Dio mi arrendo, fai di me ciò che vuoi, mi rimetto nelle tue braccia, perché io no ne sono proprio capace.

In una notte di apparente smarrimento misi la mia vita nella mani di quella Forza originaria donandomi completamente. E come sempre, solo dopo compresi che quell’atto era il vero Amore di cui tanto avevo bisogno.

Nel 2013 gli Esseri di Luce mi dissero di iniziare a portare nel mondo quello che a me aveva dato tanto Amore e ricongiunzione al Divino.
Seppur apparentemente veloce come persona, ci misi del tempo per raccogliere il coraggio di quella richiesta, ponendomi e alzando tante paure, ma una volta accettato il compito quello che ne seguì mi portò a fare scelte ed incontri tutti benedetti e guidati.

Mi comunicarono che avrei dovuto “Iniziare” altri, così vollero che venisse detto, alla connessione al piano Akashico.

Questo avrebbe significato formare e connettere anime alla Griglia Cristallina (griglia magnetica, fiore della vita) per contribuire a formare e ad accrescere la massa critica del pianeta in avvento della nuova era che si sarebbe manifestata a breve.

Questo era il compito che mi era stato affidato.

Oggi 2022, consapevole di ciò che guardo scorrere dietro le spalle e piena di gioia per questo “giorno galattico” a cui tutti stiamo partecipando, chi più e chi meno consapevoli, sono Onorata del compito che ho svolto, minuto dopo ora dopo giorno dopo anno.

Nel 2013 quando intrapresi la divulgazione dei Registri Akashici, non sapevo nulla della geometria sacra, del Fiore della Vita, della meravigliosa “scienza dello spirito” ma creai l’immagine (logo) che mi ha accompagnato fino ad oggi e che continua ad essere
espressione delle mie attività.

Ringrazio e sono emozionata per tutte le persone che hanno ricevuto l’Iniziazione che il Divino mi concesse e per tutte le persone che si sono affidate e si affidano al mio essere lettore del loro campo di Luce (Registri Akashici).

Benedico e ringrazio la griglia d’Amore e di Luce di cui tutti Noi siamo fatti. Il 22 02 2022 la Griglia Cristallina si è ancorata alla terra, è l’alba di un Nuovo Giorno Galattico, oggi vedo, sento, odo e tocco che tutto è perfetto.

La Luce è già nei cammini, nei Nuovi progetti che il Divino ha in serbo per ognuno di Noi.

IO SONO Colui Colei che è

 

Christina Pedetta
www.akasharegistri.com

 

Se avete domande da porre a Christina oltre a contattarla sui suoi canali ufficiali potete anche

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