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Mudra… o “Yoga delle mani” cosa sono?

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Questa pratica si dice sia talmente potente ed efficacie da essere considerata una “terapia naturale”, senza controindicazioni e naturalmente assolutamente gratuita.

In sanscrito mudra significa  “gesto” oppure  “sigillo”.

Il valore simbolico del gesto delle mani è considerato fondamentale in tutto il mondo, e sono numerosi gli esempi del loro utilizzo… basti pensare al classico gesto di pace, o alle posizioni assunte dai sacerdoti cristiani nell’atto della benedizione oppure alle posizioni delle mani che assumono molti “potenti” per mostrare (o comunicare) appartenenza a gruppi spesso occulti.

Il semplice gesticolare aggiunge enfasi a un discorso e muovere le mani in maniera consapevole influenza tutto il corpo, aiutando, in alcuni casi, a risolvere disturbi e situazioni emotive difficili.

Esistono così centinaia di mudra validi per molti scopi e patologie, dall’aumentare la concentrazione, al rilassarsi, fino al migliorare la digestione, aiutare il metabolismo, alleviare il mal di schiena eccetera…

Come funzionano i mudra

Secondo la filosofia dello yoga i mudra agiscono stabilendo un collegamento diretto tra il corpo fisico, quello mentale e quello pranico.

I chakra emanano una quantità notevole di energia, che spesso sfugge al corpo e si disperde nel mondo esterno.

Con la pratica dei mudra vengono create delle barriere nel corpo che hanno lo scopo di contenere l’energia dei chakra e di canalizzarla, evitandone la dispersione.

Dal punto di vista scientifico, nelle mani e nelle dita sono presenti numerose terminazioni nervose ed ogni mudra stimola i punti riflessi che si trovano nelle mani, creando una connessione con una parte del nostro cervello per ristabilire equilibrio al sistema nervoso.

Come praticare i mudra

Nella pratica dello yoga i mudra, anche se possono essere praticati in qualsiasi momento si abbia un poco di tranquillità, è consigliabile praticarli a completamento di alcuni asana (posizioni), oppure anche nelle fasi meditative o di visualizzazione.

Ogni gesto può essere praticato più volte al giorno, e andrebbe mantenuto per qualche istante (l’ideale sarebbe tre/quattro minuti per tre/quattro volte al giorno), fino a un massimo di 15 minuti.

Il mio consiglio è di praticarli la mattina, appena svegli, oppure la sera prima di addormentarsi; in ogni caso è meglio farli lontano dai pasti, perché molta energia nel corpo è impegnata nella digestione.

Queste pratiche non richiedono sforzo fisico, sono eseguibili facilmente e si possono fare ovunque: ci si può esercitare in piedi, seduti, distesi e persino mentre camminiamo durante una passeggiata, sul treno, in ufficio, sui mezzi pubblici, nella sala di attesa di un dentista o sul divano, essere però comodi e rilassati ne aumenterà l’effetto di sicuro.

I mudra si eseguono posizionando le dita delle mani in posizione specifiche per l’effetto che si vuole ottenere. Ne parleremo più approfonditamente in altro post in cui partiremo dai mudra basilari e porteremo qualche esempio di mudra specifico.

Va considerato che:

Con la pratica diventerà possibile ciò che le prime volte sembra difficile Se dovessi avere la sensazione di non riuscire a mantenere la posizione, o che le dita si irrigidiscano, non preoccuparti…. il segreto sta nell’imparare ad essere pazienti con noi stessi e con le nostre mani.

Con l’esercizio, la flessibilità e la forza dei muscoli, dei tendini e dei legamenti migliorerà e diventerà sempre più facile eseguirli.


Letture suggerite:


Allora vogliamo provare insieme a conoscere e praticare qualche mudra? Nel prossimo post che pubblicheremo a breve vi mostreremo il “mudra del desiderio”, un semplicissimo ma potentissimo sigillo!

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