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Viktor S. Grebennikov è stato uno scienziato-naturalista, entomologo professionista, pittore di talento e, nel complesso, specialista ben istruito con un ampio spettro di interessi. Per molte persone e scienziati in Russia è noto come lo scopritore delle “cavità strutturali” effetto (CSE).

Forse aveva scoperto un sistema di antigravità!

Abbiamo inserito questo articolo nella sezione “curiosità” per il motivo che, e lo diciamo subito spoilerando un po’, che per quanto c’è chi giura di aver visto Grebennikov lievitare con il suo “attrezzo” autonomamente costruito, e ci sono anche delle foto d’epoca questa macchina non è stata ancora riprodotta, o messa in funzione efficacemente nonostante sia a disposizione di studiosi.

Ma di cosa si occupava Grebennikov

Era un entomologo… si, studiava gli insetti e fece una scoperta all’epoca molto interessante.

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Avete mai sentito dire che ci sono degli insetti che non dovrebbero riuscire a volare a causa del loro peso e della loro forma ma lo fanno comunque? Bene Grebennikov ha scoperto gli effetti antigravitazionali della chitina che ricopre alcune specie di insetti. Ha scoperto che un particolare rivestimento sulle loro ali crea una sorta di leggera antigravità che permette all’insetto di sollevarsi nonostante il suo peso.

Sembrano sciocchezze ma è proprio così e ci sono decine e decine di video moderni che mostrano questa specie di magnetismo prodotto dalla chitina.

Sulla base di questo e utilizzando i principi della bionica, l’autore ha progettato e costruito quindi una piattaforma antigravitazionale, e anche, praticamente, sviluppato principi volo con equipaggio con velocità, si dice, fino a 25 km/min. Non parliamo di troppo tempo fa, in effetti ci troviamo nel 1991-92 e in questi anni il dispositivo è stato utilizzato dall’autore come mezzo di movimento veloce.

È ben noto l’ampio spettro della naturale fenomenologia degli effetti biogravitazionali, apparentemente, utilizzati solo alcune specie di insetti. Ad esempio, per quanto la maggior parte dei video in circolazione sono solo dei fake pare esistano numerosi casi documentati di levitazione ottenuta sotto l’influenza psicocinetica umana diretta. Alcuni yogi pare che  negli stati del profondo Maharishi una sorta di meditazione trascendentale, riescano a lievitare e altre testimonianze provengono dal mondo medianico e spirituale.

Il libro di V.Grebennikov è scritto in modo autorevole e con toni scientifici ed è stato illustrato dallo stesso autore. Certamente comunque, da molti lettori il libro sarà percepito, solo come una fantasiosa teoria basata sulla dimostrabile e ricondicibile scoperta della presenza di chitina su alcuni insetti.

Il fenomeno più grande che ha scoperto allo stesso tempo è l’invisibilità totale o parziale di quegli oggetti materiali che entrano nella zona di gravità compensata.

E su questo non possiamo che fare un riferimento alla moderna ufologia che ritiene che molti dei dischi volanti che sono stati avvistati e fotografati risultavano visibili e invisibili a momenti e la spiegazione, ottenuta anche grazie a particolari foto, semprerebbe che quando il motore antigravitazionale si trova rivolto verso chi sta guardando, in un certo senso devierebbe anche la luce dalndo l’illusione dell’invisibilità. Qualcuno dice, come se la luce venendo deviata, come la gravità creasse una sorta di vuoto o area non visibile, dove invece l’oggetto è presente.

Si tratta solo di speculazioni, ma una cosa analoga era stata perfino affermata dai primi che parlarono del famoso “caso amicizia”, che non abbiamo mai trattato ritenendolo già fin troppo noto, in cui Stefano Breccia, diceva che gli veniva detto (pare mentalmente), quando fotografare il cielo, anche se non si vedeva nulla e in quel momento si vedeva la navicella come ruotare rendendosi visibile per le foto. Oggi affermato anche dal centenario Gaspare De Lama, insieme alla moglie credo gli unici ancora vivi in grado di raccontare quel periodo di eventi. Insomma, tutto il caso amicizia è molto controverso, con affermazioni forti, immagini che hanno fatto parlare, racconti al limite dell’assurdo, per poi scoprire che il fantomatico alieno alto più di due metri era un parente di uno dei contattati e che alcune delle altre foto pubblicate nel noto libro “contattismi di massa”

Tornando a Grebennikov leggiamo da uno scritto in un diario:

“Ho fatto il mio primo volo molto pericoloso e futile il 17 marzo 1990. Non avevo la pazienza di aspettare la stagione più calda e mi mancava andare in una zona desertica. Ora so che quella notte era il momento più pericoloso per questo compito”.

“Già all’inizio sono stato sfortunato: i blocchi del pannello sul lato destro della piattaforma portante si bloccavano periodicamente. Avrei dovuto risolvere il problema immediatamente, ma in quel momento ho trascurato di farlo. Sono decollato nel mezzo del campus dell’Accademia di Agraria, presumendo erroneamente che all’una del mattino tutti dormissero già e nessuno potesse vedermi”.

Bene ma dov’è questa tecnologia?

Sembra uno stereotipo, ma anche in questo caso prima della sua morte, Grebennikov distrusse la sua piattaforma volante perché, come scrisse, “non era ancora giunto il momento“.

Infatti, secondo molti, è stato chiaramente messo da parte…

Volendo approfondire ci sarebbe da raccontare molto altro su questa presunta tecnologia, ma volevamo solo incuriosirvi e se lo siete vi consigliamo allora di vedere il video seguente.

 

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