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Restiamo perplessi nello scoprire che improvvisamente, da un giorno all’altro, ci troviamo, oltre che con la crisi pandemica, anche con una nuova crisi, quella energetica; un colpo molto duro per imprese e famiglie. Ci si chiede:” possibile che i nostri politici non si siano accorti prima, soprattutto nel settore della fornitura di gas, che c’era qualcosa che non andava?

Se fossimo stati avvertiti molto prima forse oggi avremmo trovato una qualche soluzione al problema”

Cento anni fa Nikola Tesla poteva salvarci…

In questa sede, tuttavia, non è mia intenzione entrare nel merito, in fondo lo stanno facendo tutti i giorni commentatori e politologi radiotelevisivi. Ciò comunque mi offre l’occasione per parlare di qualcosa accaduto un secolo fa che ha gettato le basi per questa crisi energetica mondiale.

Qualcuno, circa 116 anni fa, aveva già scoperto quello che oggi ci vengono propinate come le invenzioni del secolo, vedi ad esempio, la trasmissione senza fili e l’auto elettrica. La persona, di cui la foto, aveva addirittura previsto che l’energia elettrica ognuno avrebbe potuta farsela da solo senza prenderla e pagarla ad una centrale elettrica privata o di Stato.

Questa persona, parliamo del genio Nikola Testa, all’inizio del 1900 piombò come un fulmine a ciel sereno nel pantheon dei potenti imprenditori americani di allora, i quali si erano già spartita la torta dei profitti dell’energia elettrica continua da fornire a tutto il mondo. La presenza di questo genio serbo scompaginò tutti i loro progetti.

Nikola Tesla e la sua ossessione per i numeri

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La prima azione che Tesla fece, fu quella di dimostrare ai politici di allora che la
corrente elettrica continua, di cui Thomas Edison sperava di imporla a tutto il pianeta, era costosa e poco efficace, mentre la “sua” corrente elettrica alternata, quella che usiamo oggi, era più efficace e vantaggiosa. La scelta ovviamente andò sull’uso della corrente elettrica alternata.

Dopo il primo tremendo colpo, l’oligarchia economica di allora, sostanzialmente la stessa di oggi, non pensò minimamente di rinunciare ai propri stratosferici profitti che provenivano dall’imporre ad ogni cittadino di pagare una quota per cucinare, illuminare la sua casa, scaldarsi, lavarsi, viaggiare, in definitiva per vivere nel mondo civilizzato, cercò quindi una risposta efficace per fermare questo nuovo ed invadente inventore.

La scelta fu quella di cercare di ridicolizzare alle autorità e al pubblico il genio serbo, facendolo passare per un inventore stralunato. A capo di questa cordata anti Tesla ovviamente c’era Thomas Edison che non mandò giù il flop della sua corrente continua. Nicola Tesla, a differenza dei suoi detrattori, non aspirava a diventare ricco e potente grazie alle sue geniali intuizioni e invenzioni, aveva la visione di un mondo con l’energia pulita e libera (free energy), gratuita da non misurare con un contatore per poi mandare una bolletta da pagare a ogni singolo cittadino. In questa visione era contemplata la libertà dal giogo delle multinazionali, un nuovo modo di vivere in un mondo moderno con l’energia fornita liberamente da Madre Terra.

I potenti di allora per mantenere il loro strapotere non esitarono ad impiegare ogni mezzo per screditare, annientare economicamente e moralmente l’uomo che costituiva una reale minaccia ai loro profitti.
Queste “brave persone” non pensarono minimamente ai benefici reali che le invenzioni di Tesla avrebbero portato all’umanità, la loro preoccupazione era solo quella di non perdere parte dei loro personali guadagni.

Nikola Tesla, che arrivò a detenere circa 300 brevetti, alcuni dei quali hanno comunque cambiato il mondo, “grazie” all’offensiva dei suoi detrattori, fu isolato dalla società, gli furono negati dalle banche finanziamenti per i suoi progetti e alla fine, come un povero vecchio abbandonato, morì solo in una stanza di un modesto albergo di New York nel gennaio del 1943.

Le “Piastre di Tesla” trasmettono energia? La mia prova personale.

Il giorno dopo la sua morte agenti federali entrarono nella camera d’albergo che per anni aveva ospitato il genio e sequestrarono tutti i documenti che erano conservati in due bauli.

Il grande merito di Nicola Tesla fu quello di comprendere che il nostro pianeta, il suolo e la ionosfera sono percorsi da sottili energie, alcune utilizzabili come energia elettrica, altre difficili ancora oggi da individuare. Infatti scoprì che tra la terra e la ionosfera esiste un’energia elettromagnetica continua, che chiamò onde ELF che vibravano a 8 cicli al secondo (8 Hz). Tesla comprese che era possibile usare liberamente questa frequenza come onda vettore per trasmettere informazioni ed energia senza fili in ogni parte del mondo, l’attuale wireless.(Guarda caso l’esercito USA ha realizzato in Alaska uno dei progetti di Tesla, un centro per irradiare energie sulla ionosfera conosciuto come Haarp (vedi foto)
nonché per studiare (e influenzare) il clima su tutto l’emisfero nord del pianeta).

Immagine presa liberamente da wikipedia

Tesla era molto interessato a preservare le risorse naturali della Terra per le generazioni future, compresi i giacimenti di carbon fossile e di petrolio, era, quindi, fortemente contrario a l’uso dei combustibili fossili come fonte di energia.
Il suo obbiettivo era quello di imbrigliare “proprio l’ingranaggio della natura” attingendo a
quell’accumulatore naturale e rinnovabile che esiste tra la Terra e la ionosfera.

Scoprì anche che si poteva produrre energia elettrica semplicemente inserendo un dispositivo nel suolo posizionandolo in direzione della ionosfera. In questo mondo ogni cittadino della Terra poteva avere gratuitamente corrente elettrica in abbondanza. Ma tutto questo era mortale per i potenti di allora che fecero del tutto per screditarlo e farlo apparire all’opinione pubblica come un povero squilibrato.

A questo punto mi piace aprire una parentesi, visto che finalmente molti studiosi seri cominciano a sconfessare la tesi dei soliti big dell’archeologia mondiale che ancora si ostinano ad affermare che le piramidi egizie della IV^ dinastia della piana di Giza siano tombe.

Nel 1937 Tesla formulò un’ interessante ipotesi nella quale per lui le tre grandi piramidi di Giza non fossero tombe, ma macchine capaci di produrre energia e che questa, come wireless, si propagasse nell’aria e alla fine venisse catturata dagli obelischi il cui vertice era coperto d’oro. Questa energia poi dagli obelischi passava ai templi ed altri ambienti per illuminarli attraverso particolari lampade, come quelle del bassorilievo del tempio di
Dendera (vedi foto). A questo punto si svelerebbe l’enigma delle vere tombe dei faraoni, nella Valle dei Re, dove nei lunghi e bui corridoi sotterranei, tutti dipinti dalle pareti ai soffitti, non si trovano tracce di fuliggine, che invece essendo ambienti in perenne buio, per effettuare le pitture e bassorilievi sarebbero dovuti essere illuminati da torce o lumi ad olio, che ovviamente producono fuliggine.

Un bassorilievo raffigurante una “lampada” di Dendera (fonte wikipedia)

Tesla quasi un secolo prima delle grandi scoperte astrofisiche comprese che oltre ciò che vediamo e usiamo in natura come l’energia elettromagnetica, dovevano esistere altre energie alla base degli equilibri cosmici.

Oggi, nel 2022, sappiamo che tutto ciò che conosciamo, vediamo ed usiamo rappresenta solo il 6% del peso dell’universo, il rimanente 94% è rappresentato dalla materia oscura che tiene insieme le galassie e dall’energia oscura che invece tende ad espandere gli universi.

Questo mare universale di energie, secondo Tesla, era un qualcosa di impalpabile e invisibile, ma era (ed è) presente ovunque, capace di penetrare nella materia e nei nostri corpi.

Questa energia cosmica ed infinità per l’India non è altro che il Prana e in Cina il Qi.

Per gli antichi egizi questa energia era rappresentata dallo Djed (Zed), il canale attraverso cui fluisce l’energia cosmica che preserva l’armonia e l’equilibrio della vita.

Non c’è che dire Nikola Tesla è stato lo scienziato più geniale che l’umanità abbia mai avuto. Se si fossero applicate le sue scoperte l’uomo non avrebbe MAI avuto bisogno del petrolio e tanto meno della bolletta dell’energia elettrica. Con la sua tecnologia infatti basterebbe una semplice antenna in giardino o su un tetto per accedere a tutta l’energia di cui abbiamo bisogno attingendo direttamente da quella che ci circonda… pensate soltanto alle conseguenze di tutto ciò… Purtroppo i grandi monopoli dell’energia non lo permetteranno mai e quindi continueremo a profanare la nostra Madre Terra con perforazioni per il petrolio e il gas, miniere di carbone e distruzione di intere foreste, il tutto per imitare quell’energia che invece esiste dall’origine dell’Universo e che è intorno a noi, nonché gratuita.

Oggi nel XXI° secolo molte delle sue invenzioni stanno riemergendo e sono in grado di migliorare ulteriormente la tecnologia del nostro tempo, vedi ad esempio i motori elettrici delle automobili, ma tutto questo si sarebbe dovuto fare molto prima, oggi forse è troppo tardi…

Ennio La Malfa
Mission Mediterraneo
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InfoBox Autore

Ennio La Malfa
Ennio La Malfa
Scrittore (saggistica in attivo 19 pubblicazioni e oltre 100 servizi giornalistici scientifici) - Docente sulle tecniche e sui sistemi della Comunicazione presso l'università della Tuscia - Esperto in Climatologia e sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terresti e marini – Già presidente della Commissione sui Cambiamenti Climatici del Ministero delle Politiche Agricole – Già membro del CNA ( Consiglio Nazionale Ambiente) - Fondatore di Accademia KRONOS - Esploratore e studioso delle civiltà andine e delle isole polinesiane con particolare riferimento all'Isola di Rapa Nui (Pasqua) Studioso sul complesso processo dell'uomo, dalla sua origine ai giorni nostri, processo conosciuto come ominazione - Progettista di aree specifiche per il lancio del turismo responsabile. Progettista e realizzatore del primo corso completo nazionale (Scuola Radio Elettra) su Tecnico dell’Ambiente e del corso promosso dalla Regione Toscana Sull’imprenditorialità nelle aree protette.
Negli anni 1970/1982 ha partecipato al completamento di Auroville in India, sia come raccolta fondi in Italia e sia sul posto con svariate mansioni.

TITOLI ED ESPERIENZE

Formazione Universitaria: Economia e Commercio e altre specializzazioni universitarie in Climatologia, Etologia, PNL, Ominazione.

Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali - sociali . Conferimento del titolo del Presidente della Repubblica ad aprile del 2008.

Nei primi anni '90 Membro del Consiglio Nazionale dell'Ambiente presso il Ministero dell'Ambiente.

Presidente del Comitato Cambiamenti Climatici del Ministero Delle Politiche Agricole e Forestali.

Già presidente di Accademia Kronos ( vedere: HYPERLINK "http://www.accademiakronos.it" www.accademiakronos.it ).

Docente di moduli universitari in Tecniche e Sistemi della comunicazione (Università della Tuscia) nell’Ambito del Corso di Laurea in Educatore e Divulgatore Ambientale.

Responsabile per 4 anni della campagna istituzionale Bosco Italia del Corpo Forestale dello Stato.

Direttore del premio internazionale "Un Bosco per Kyoto".

Uno dei coordinatori per 7 anni della campagna nazionale Vivere il Mare, abbinata alla trasmissione televisiva ”Linea Blu”.

Già Vicepresidente della F.E.E. Italia, organo che assegna le Bandiere Blu alle spiagge e ai mari più puliti.

Scrittore scientifico ( 11 libri, 31 dispense e 189 articoli). Ultimamente, tra il 2018 e 2020 ha pubblicato 12 dispense scientifiche sul clima, sul problema dei rifiuti, sulla plastica nei mari, sulle energie alternative, la distruzione delle foreste pluviali e le migrazioni dei popoli africani. Completata la pubblicazione “La Storia da Riscrivere”

Documentarista e collaboratore scientifico TG2Dossier – Rai.

Autore di una serie televisiva offerta a 45 TV private italiane: "SOS Ambiente"(2009) che nelle ultime puntate, in totale 13, ha superato in Italia il milione e mezzo di ascolti.

ESPERIENZE (alcune)

Ideatore negli anni ’80 con il giornalista Pasquale Balsamo, e i direttori dell’ACI De Santis e Cavaglià dell’attuale trasmissione RAI di Onda Verde - CISS VIAGGIARE INFORMATI (prima si chiamava “Buon Viaggio”);

Giornalista servizi esterni in A Come Agricoltura ( RAI anni 70/80);

Gestione di trasmissioni scientifiche e culturali negli anni 70 e 80 in diverse radio private;

Direttore ed organizzatore per 5 anni dell'operazione nazionale "Vivere il Mare" - Responsabile di eventi con le scuole superiori in 38 comuni italiani.

Negli anni 80 ideatore alla Fiera di Roma della mostra mercato "Natale Oggi". Direttore fino a metà del 1990 di 2 grandi workshop con esposizioni abbinate, sia alla Fiera di Roma che al Palazzo dei Congressi dell'Eur: "La tavola nel Mondo" e Viaggi e Vacanze".

Uno dei due fondatori negli anni 1980 di Bandiere Blu Italia. Inizialmente operazione promossa dall'Ue per premiare le spiagge più sane e vivibili d' Europa. Oggi Bandiere Blu non è più gestita dall'Ue ma da associazioni private. Sono uscito dall'organizzazione quando l'Ue non ha più riconosciuto questa iniziativa.

Esperto di turismo responsabile e di attivazioni di siti sconosciuti ai fini del turismo internazionale.

Incaricato dalla regione Toscana di organizzare e gestire un corso formativo post laurea su: “Imprenditoria nelle aree protette”.

Incaricato dal Governo della Costarica di progettare un nuovo turismo internazionale legato non più all'ambiente, ma all'archeologia.

Organizzazione di spedizioni scientifiche in America Latina e nel Pacifico;

Ricerche scientifiche in loco sull'origine del popolo dell'isola di Pasqua;

Spedizioni scientifiche nella foresta pluviale del Congo;

Realizzatore nel 1981 del primo villaggio ad energia eolica e fotovoltaica d’Italia, costruito lungo le sponde del lago di Vico (VT);

Progettista in Italia e in Brasile di aree naturalistiche protette.

Ideatore di trasmissioni radiotelevisive sui fenomeni misterici ed enigmatici;

Organizzatore e proprietario della mostra itinerante sulle civiltà scomparse, con reperti unici al mondo. Mostre organizzate a Genova, Bologna, Civitavecchia e Viterbo.

Organizzatore delle crociere scientifiche ed educative sul Global Change con navi della flotta Lauro.

Ideatore della campagna di sensibilizzazione ambientale “Io faccio la mia parte” diventata successivamente un premio internazionale che ogni anno si celebra al Campidoglio di Roma.

Attualmente responsabile del comitato scientifico di Ecoitaliasostenibile

Già responsabile della Rivista scientifica online “ AK Informa” che raggiunge circa 70.000 utenti.


Ronciglione 07.02. 2022
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