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Quanti di voi pensano che il mito del Diluvio Universale sia solo narrato nella Bibbia? Invece tutti gli antichi popoli del mondo ne parlano nei loro testi sacri, dall’Africa alla Mesopotamia, dall’antica Grecia alla Polinesia, fino all’America del Sud.

Le religioni che ne sostengono la veridicità sono diverse: Giudaismo, Cristianesimo, Induismo, Buddismo, Confucianesimo, Shintoismo, Islam, Zoroastrismo…
La Bibbia racconta l’evento nei capitoli 6, 7, 8 del libro della Genesi e questa narrazione pare essere il frutto della rielaborazione di racconti di origine mesopotamica. Tuttavia il più antico risulta essere il testo sumerico conosciuto come La Genesi di Eridu o Diluvio sumerico (XXX sec. a.C.), poi ripreso nell’Epopea di Gilgamesh dove si narra dell’incontro tra questo semidio con Utnapishtim/Utanapishtim (il Noè della cultura babilonese).

Dall’analisi dei pittogrammi originari della lingua ebraica pubblicati in “The Ancient 
Hebrew Language and Alphabet”, ricaviamo che il termine ebraico WJBY (mabùl) significa “oceano celeste, inondazione, diluvio”. Nella versione sumero-accadica, la forte rivalità tra Enki ed Enlil ha avuto ripercussioni sul destino della specie umana: Enlil avrebbe approfittato dell’imminente catastrofe naturale per sterminare l’Adam (l’uomo). Enki, invece, volendo preservarlo, avrebbe avvisato Ziusudra (il Noè sumero-accadico) del pericolo, fornendogli gli strumenti per salvare almeno una rappresentanza delle creature della Terra.

Secondo altre tradizioni, invece, gli “dèi” tennero celata all’uomo la notizia dell’imminente disastro, ma il dio Crono (parimenti a Enki) rivelò il segreto a Sisidro/Xisutro (si noti l’assonanza con il nome del sumero Ziusudra, ossia Noè), ultimo patriarca/regnante antidiluviano, e gli ordinò di scrivere una storia di quanto avvenuto sino dai tempi dell’inizio, di metterla al sicuro nella città di Sippar assieme a ogni altro scritto disponibile e poi di provvedere a mettersi in salvo su un’imbarcazione. Sisidro salpa per l’Armenia e, al termine del diluvio, esattamente come il Noè biblico, libera degli uccelli per verificare se vi è della terra ferma su cui approdare.

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Aggiungiamo qui alcuni punti:

  • lo storico Nicola Damasceno, citato da Giuseppe Flavio nella sua opera Antichità Giudaiche, narra che molte persone si erano salvate salendo sulle alture e che quelle persone erano già lì quando arrivò l’arca che portava la famiglia di Noè. Quindi Noè non era solo con la sua famiglia, esistevano già numerosi superstiti.
    Questi ultimi, terminato l’evento, avrebbero poi cercato di convincere gli altri a scendere dal monte, ma questi avevano ancora timore, pertanto Noè e i suoi potrebbero essere stati i primi a tornare in pianura.
    Dai suoi discendenti deriverebbero le stirpi che hanno dato vita alla vicenda della torre di Babele (Gen.11).
  • Ciò che si arguisce dai racconti sia biblici che extrabiblici è che, in occasione del diluvio, gli Elohim abbiano avuto cura di mettere in salvo il patrimonio genetico delle specie di animali e vegetali che avevano prodotto con il fine specifico di garantire l’alimentazione per se stessi e per i loro servi, sudditi lavoratori.

by Ennio La Malfa

Storia greca del diluvio

La storia greca del diluvio è una leggenda che narra di un grande inondazione che sommerse l’intero pianeta. Secondo la leggenda, il Dio Poseidone inviò un’enorme mare di acqua per distruggere l’umanità, ma alcuni uomini sopravvissero grazie a una barca costruita da Deucalione e Pirra. Successivamente, Poseidone si pentì della sua azione e permise all’acqua di ritirarsi.

Antico Egitto: Il diluvio divoratore

Nell’antico Egitto il diluvio era chiamato “Il Diluvio Divoratore” e si credeva che fosse stato causato da una divinità in collera. Secondo la storia, la divinità del Nilo si arrabbiò con gli uomini per aver profanato il suo tempio e scatenò un tremendo uragano che inondò tutto l’Egitto. Molti esseri umani furono divorati dalle acque e solo alcuni riuscirono a sopravvivere aggrappandosi a degli alberi.

Racconto indù del diluvio

Nel racconto indù del diluvio la Terra è inondata da una terribile tempesta che dura 40 giorni e 40 notti. L’unico modo per sopravvivere alla catastrofe è quello di trovare riparo su un’immensa barca. Nella barca si trova Vishnu, il Dio della Creazione, che salva l’uomo buono e la vita animale dalla furia delle acque. Quando la tempesta finalmente si placa, Vishnu fa tornare la Terra alla sua forma originaria e crea di nuovo l’uomo.

Un’antica e sconosciuta città risalente a ben 9500 anni fa sarebbe stata individuata dagli archeologi subacquei al largo delle coste indiane. Il ritrovamento sarebbe avvenuto con l’ausilio di un’apparecchiatura a scansione sonar che ha rilevato forme geometriche non naturali di notevoli proporzioni. L’agglomerato interesserebbe un’area di cinque miglia di lunghezza per due e mezza di larghezza. Singolare che l’incredibile scoperta sia stata fatta durante le riprese del programma di Graham Hancock Underworld – Flooded Kingdoms of the Ice Age.

Racconto giapponese del diluvio

Il racconto giapponese del diluvio è una storia molto antica che risale a circa duemila anni fa. Secondo la leggenda, il paese era infestato da serpenti e mostri che terrorizzavano la gente. Un saggio chiamato Fuhi fu avvertito da una divinità di costruire un’arca per salvarlo dal prossimo grande inondazione. Fuhi e sua famiglia si imbarcarono sull’arca insieme a molti animali e riuscirono a sopravvivere all’alluvione che distrusse il resto del mondo. Quando l’acqua si ritirò, l’arca si arenò su un monte chiamato Fujiyama. Da allora, i giapponesi hanno venerato questo monte come simbolo della speranza e della rinascita.

I Maya

Nella storia della creazione del popolo Vuh dei Maya è scritto che gli uomini furono creati dagli Dei all’inizio del mondo, ma successivamente essi si dimenticarono dei loro creatori, fino al punto di osare disprezzarli. Questa fu la causa del Diluvio.

Per la cultura Cinese…

Nel libro Memorie del Grande Diluvio, un poema epico dell’etnia minoritaria Yi del sud della Cina, si narra una storia simile sulla creazione, sulla degenerazione morale e sulla distruzione degli esseri viventi da parte degli Dei; solo una piccola parte di persone degne rimase, per ricostruire la civiltà.

I racconti popolari della Corea parlano di due fratelli (maschio e femmina) che riuscirono a salvarsi dall’inondazione salendo sul picco del monte Paektu (oggi al confine tra Cina e Corea).

Una piccola etnia minoritaria della Cina, i Lhoba, che vive nella regione del Tibet alla quota di 3000 metri sopra il livello del mare, non ha nessun racconto del Diluvio, nella propria tradizione culturale.

YAO AFFRONTA IL GRANDE DILUVIO

Al tempo di Yao la Cina era divisa in nove stati; intorno al suo territorio vi erano i ‘quattro mari’ e le ‘otto desolazioni’, narrano gli annali del dodicesimo secolo, che ricordano anche che la capitale era nello stato di Ji.

Per fronteggiare il disastro che stava per devastare il suo Paese, Yao cercò delle persone che fossero capaci di controllore il problema delle enormi quantità d’acqua che lo stavano invadendo. Huan Do, un ministro spregiudicato che era già presente prima che Yao ascendesse al trono, raccomandò il ministro del lavoro Kong Ren. Tuttavia l’imperatore non era convinto di questa persona e affermò: «Kong Ren è un uomo dalle parole untuose. Si mostra accondiscendente in superficie, ma di nascosto è molto ostinato. Sembra apparentemente rispettoso e cauto, ma negli atti è in opposizione alla Via e manca di rispetto agli Dei. Non può essergli assegnato l’incarico del controllo delle acque».

Sfortunatamente, a eccezione del ministro dell’agricoltura Hou Ji non c’era nessun altro con le capacità adatte, perciò Yao fu costretto ad assegnare l’incarico a Kong. Più tardi il sovrano mandò Hou Ji a fare visita al monte Kunlun dove risiedevano gli esseri divini. Lì egli incontro la ‘Regina Madre dell’Occidente’ che lo informò del fatto che il Grande Diluvio era la volontà degli dei.

Conclusioni

Non è chiaro se questi racconti siano basati su eventi realmente accaduti o se siano semplicemente frutto della fantasia umana. In ogni caso, rappresentano un importante elemento della tradizione culturale di molte civiltà. La domanda che viene spontanea è come mai popoli così distanti tra loro, in epoche diverse, conservarono la narrazione del “Diluvio Universale”.

La chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, in Corso Magenta, è uno scrigno della pittura milanese del Cinquecento. È stata edificata al centro di uno dei più antichi e prestigiosi monasteri di Milano, affidato alla congregazione benedettina femminile. Le due aule della chiesa – quella della clausura e quella più piccola dei fedeli – sono fasciate da cappelle affrescate da pittori lombardi e in particolare da Bernardino Luini con la sua famiglia. Sostiamo nell’ultima cappella dedicata all’arca di Noè. La storia del patriarca biblico e del diluvio universale è qui raccontata in tre godibili e coloratissime immagini dipinte da Aurelio Luini nel 1556.

(fonte: https://blogcamminarenellastoria.wordpress.com/)

L’India ha una storia molto antica costellata da affascianti miti e leggende.

La storia dell’India è ricca di fascino e meraviglia, e la sua cultura è costellata da un ampio panorama di leggende millenarie, tradizioni e storie che affondano all’alba stessa della civiltà umana.

InfoBox Autore

Ennio La Malfa
Ennio La Malfa
Scrittore (saggistica in attivo 19 pubblicazioni e oltre 100 servizi giornalistici scientifici) - Docente sulle tecniche e sui sistemi della Comunicazione presso l'università della Tuscia - Esperto in Climatologia e sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terresti e marini – Già presidente della Commissione sui Cambiamenti Climatici del Ministero delle Politiche Agricole – Già membro del CNA ( Consiglio Nazionale Ambiente) - Fondatore di Accademia KRONOS - Esploratore e studioso delle civiltà andine e delle isole polinesiane con particolare riferimento all'Isola di Rapa Nui (Pasqua) Studioso sul complesso processo dell'uomo, dalla sua origine ai giorni nostri, processo conosciuto come ominazione - Progettista di aree specifiche per il lancio del turismo responsabile. Progettista e realizzatore del primo corso completo nazionale (Scuola Radio Elettra) su Tecnico dell’Ambiente e del corso promosso dalla Regione Toscana Sull’imprenditorialità nelle aree protette.
Negli anni 1970/1982 ha partecipato al completamento di Auroville in India, sia come raccolta fondi in Italia e sia sul posto con svariate mansioni.

TITOLI ED ESPERIENZE

Formazione Universitaria: Economia e Commercio e altre specializzazioni universitarie in Climatologia, Etologia, PNL, Ominazione.

Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali - sociali . Conferimento del titolo del Presidente della Repubblica ad aprile del 2008.

Nei primi anni '90 Membro del Consiglio Nazionale dell'Ambiente presso il Ministero dell'Ambiente.

Presidente del Comitato Cambiamenti Climatici del Ministero Delle Politiche Agricole e Forestali.

Già presidente di Accademia Kronos ( vedere: HYPERLINK "http://www.accademiakronos.it" www.accademiakronos.it ).

Docente di moduli universitari in Tecniche e Sistemi della comunicazione (Università della Tuscia) nell’Ambito del Corso di Laurea in Educatore e Divulgatore Ambientale.

Responsabile per 4 anni della campagna istituzionale Bosco Italia del Corpo Forestale dello Stato.

Direttore del premio internazionale "Un Bosco per Kyoto".

Uno dei coordinatori per 7 anni della campagna nazionale Vivere il Mare, abbinata alla trasmissione televisiva ”Linea Blu”.

Già Vicepresidente della F.E.E. Italia, organo che assegna le Bandiere Blu alle spiagge e ai mari più puliti.

Scrittore scientifico ( 11 libri, 31 dispense e 189 articoli). Ultimamente, tra il 2018 e 2020 ha pubblicato 12 dispense scientifiche sul clima, sul problema dei rifiuti, sulla plastica nei mari, sulle energie alternative, la distruzione delle foreste pluviali e le migrazioni dei popoli africani. Completata la pubblicazione “La Storia da Riscrivere”

Documentarista e collaboratore scientifico TG2Dossier – Rai.

Autore di una serie televisiva offerta a 45 TV private italiane: "SOS Ambiente"(2009) che nelle ultime puntate, in totale 13, ha superato in Italia il milione e mezzo di ascolti.

ESPERIENZE (alcune)

Ideatore negli anni ’80 con il giornalista Pasquale Balsamo, e i direttori dell’ACI De Santis e Cavaglià dell’attuale trasmissione RAI di Onda Verde - CISS VIAGGIARE INFORMATI (prima si chiamava “Buon Viaggio”);

Giornalista servizi esterni in A Come Agricoltura ( RAI anni 70/80);

Gestione di trasmissioni scientifiche e culturali negli anni 70 e 80 in diverse radio private;

Direttore ed organizzatore per 5 anni dell'operazione nazionale "Vivere il Mare" - Responsabile di eventi con le scuole superiori in 38 comuni italiani.

Negli anni 80 ideatore alla Fiera di Roma della mostra mercato "Natale Oggi". Direttore fino a metà del 1990 di 2 grandi workshop con esposizioni abbinate, sia alla Fiera di Roma che al Palazzo dei Congressi dell'Eur: "La tavola nel Mondo" e Viaggi e Vacanze".

Uno dei due fondatori negli anni 1980 di Bandiere Blu Italia. Inizialmente operazione promossa dall'Ue per premiare le spiagge più sane e vivibili d' Europa. Oggi Bandiere Blu non è più gestita dall'Ue ma da associazioni private. Sono uscito dall'organizzazione quando l'Ue non ha più riconosciuto questa iniziativa.

Esperto di turismo responsabile e di attivazioni di siti sconosciuti ai fini del turismo internazionale.

Incaricato dalla regione Toscana di organizzare e gestire un corso formativo post laurea su: “Imprenditoria nelle aree protette”.

Incaricato dal Governo della Costarica di progettare un nuovo turismo internazionale legato non più all'ambiente, ma all'archeologia.

Organizzazione di spedizioni scientifiche in America Latina e nel Pacifico;

Ricerche scientifiche in loco sull'origine del popolo dell'isola di Pasqua;

Spedizioni scientifiche nella foresta pluviale del Congo;

Realizzatore nel 1981 del primo villaggio ad energia eolica e fotovoltaica d’Italia, costruito lungo le sponde del lago di Vico (VT);

Progettista in Italia e in Brasile di aree naturalistiche protette.

Ideatore di trasmissioni radiotelevisive sui fenomeni misterici ed enigmatici;

Organizzatore e proprietario della mostra itinerante sulle civiltà scomparse, con reperti unici al mondo. Mostre organizzate a Genova, Bologna, Civitavecchia e Viterbo.

Organizzatore delle crociere scientifiche ed educative sul Global Change con navi della flotta Lauro.

Ideatore della campagna di sensibilizzazione ambientale “Io faccio la mia parte” diventata successivamente un premio internazionale che ogni anno si celebra al Campidoglio di Roma.

Attualmente responsabile del comitato scientifico di Ecoitaliasostenibile

Già responsabile della Rivista scientifica online “ AK Informa” che raggiunge circa 70.000 utenti.


Ronciglione 07.02. 2022
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