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Prima come Accademia Kronos ed ora come Ecoitaliasolidale, il comitato scientifico che mi ha seguito, si è sempre occupato di entrare nel vivo dei problemi della storia dell’uomo: dalla comparsa dell’Homo Sapiens, alle prime civiltà dell’uomo, dalla vita nello spazio a quella sul nostro sistema solare, ecc.

Non a caso il sottoscritto annovera, nell’arco di circa mezzo secolo, spedizioni dalle Ande all’Isola di Pasqua, dai menhir della Bretagna ai misteriosi ipogei di Malta, dalle piramidi messicane a quelle della piana di Giza  in Egitto, da Akrotiri a Gobekli Tepe in Turchia, fino a partecipare agli scavi archeologici con l’università di Torino in Sudan.

Questa volta non parliamo delle civiltà che hanno preceduto la nostra, ma parliamo della Luna, si proprio del nostro satellite, sul quale si sono formulate molte ipotesi tra le quali quella che il nostro satellite sia nato dalla stessa Terra.

Ma quest’ultima ipotesi, al momento accettata da gran parte degli scienziati, sta finalmente trovando diversi dissensi, in particolare da alcuni prestigiosi astrofisici. Quest’ultimi pongono delle particolari riflessioni scientifiche che ora andiamo ad analizzare.

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La scienza ufficiale ci dice che ad un certo punto, parliamo di almeno 4 miliardi di anni fa, un pianeta delle dimensioni dell’attuale Marte si scontrò con il nostro mondo. Questo “invasore”, come nell’illustrazione, sarebbe stato inglobato dalla stessa Terra e dai detriti scaturiti da questa gigantesca collisione, secondo molti gli scienziati, sarebbe nata la Luna.

La storia da riscrivere 11 | Le origini della nostra civiltà

Ora le considerazioni del gruppo scientifico di Ecoitaliasolidale e di alcuni astrofisici:

– Se il nostro pianeta oggi ha le dimensioni che conosciamo e queste grazie all’assorbimento di un altro pianeta, vuol dire che allora, prima del fatale scontro, le dimensioni della Terra erano più ridotte rispetto ad oggi, ma di molto!

Quindi se ci fu un impatto avvenne tra due mondi di eguali o quasi dimensioni, forse grandi come l’attuale Marte o forse meno. Ergo, la fisica ci dice che in queste condizioni i due pianeti sarebbero finiti in milioni di frammenti e non in un unico nuovo corpo astrale, un po’ come si pensa sia accaduto all’origine del nostro sistema solare miliardi di anni fa tra due pianeti posti tra Giove e Marte, zona questa oggi conosciuta come la cintura degli asteroidi.

Quindi impossibile pensare che i due pianeti si siano “tranquillamente” fusi.

– Altro aspetto che questi scienziati non considerano e che allora, sempre 4 miliardi di anni fa o poco più, la nostra Terra girava intorno a se stessa tra le 6 e le 8 ore e il suo asse non era stabile, ma si muoveva come una trottola. A questo punto, ci dice la stessa scienza, anche contraddicendosi, comparve la Luna che riequilibrò la rotazione terrestre portandola intorno alle 21/22 ore, stabilizzando anche il suo asse fino a spostarlo sul suo piano dell’ellittica di circa 23,35 gradi. Consentendo così la nascita delle stagioni (precessione degli equinozi).

Ma se la Luna si fosse formata dai detriti dell’impatto dei due pianeti in milioni e milioni di anni, certamente non avrebbe modificato, se non in parte, la rapida rotazione terrestre, né influito sulla sua inclinazione assiale.

Più logico, invece, e di questo ne sono convinti oggi diversi scienziati, che l’attrazione terrestre abbia catturato la Luna che transitava nei paraggi e, quindi, l’abbia imprigionata nella sua orbita fino a subirne i relativi effetti gravitazionali.

– Quindi la Luna non sarebbe nata dall’impatto di due pianeti, ma sarebbe stata catturata dalla nostra Terra e questo è dimostrato anche dal fatto che inizialmente questo satellite era più vicino a noi e poi, piano piano, ha cominciato ad allontanarsi. Oggi si calcola che ogni anno il nostro satellite si allontana dalla Terra di circa 4/5 cm. Tra qualche milione di anni la Luna ritornerà a vagare libera nel nostro sistema solare e la Terra forse a tornare a “girare” su se stessa come una trottola.

– Ultima nota è che le rocce prelevate dal nostro satellite dalle varie spedizioni lunari della NASA sono più antiche e in parte diverse dalle rocce terrestri, più simili a quelle che si trovano nei corpi astrali della cintura degli asteroidi. Comunque il fatto che molte rocce lunari siano simili a quelle terrestri dice poco, perché queste sono nate insieme alla formazione del sistema solare per cui le possiamo trovare sia su Venere, su Mercurio che su Marte.

C’è da dire, e questo lo riprenderemo in seguito, che originariamente il nostro pianeta aveva un’orbita intorno al Sole diversa, lontana dalla cosiddetta zona abitabile e, quindi, impossibile ad ospitare la vita.

Furono Giove e Saturno a causa della presenza di Urano (c’è chi dice che anche questo pianeta errante fu catturato dalla gravità del Sole) ad influire sulle orbite dei pianeti rocciosi, Terra compresa, fino a creare un vero “sconquasso” orbitale generale su tutti gli altri pianeti del sistema solare. La Terra, finalmente, poté finire nell’attuale zona abitabile (zona che appartiene a tutti i sistemi solari, dove le temperature consentono all’acqua di non evaporare e di non gelare).

In questo “sconquasso” generale anche la Luna può essere stata deviata dalla sua orbita per finire poi catturata dalla forza attrattiva del nostro mondo.
Questa quindi è la posizione del nostro comitato scientifico che, come fu con la Panspermia cosmica, (ne abbiamo già parlato) che noi sostenevamo già negli anni ’70 e che i vari “saccenti” dell’epoca ci accusavano di dire fandonie, oggi invece riconosciuta dagli scienziati, anche questa ipotesi sulla Luna potrebbe essere presto definitivamente confermata.

La storia da riscrivere 8 | la Panspermia Cosmica

Morale della favola

La storia del nostro sistema solare e la stessa storia dell’uomo necessitano di essere riviste completamente. E questa è la sfida che ci attende in futuro e che noi costantemente riporteremo sul nostro notiziario…

by Ennio La Malfa

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Ennio La Malfa
Ennio La Malfa
Scrittore (saggistica in attivo 19 pubblicazioni e oltre 100 servizi giornalistici scientifici) - Docente sulle tecniche e sui sistemi della Comunicazione presso l'università della Tuscia - Esperto in Climatologia e sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terresti e marini – Già presidente della Commissione sui Cambiamenti Climatici del Ministero delle Politiche Agricole – Già membro del CNA ( Consiglio Nazionale Ambiente) - Fondatore di Accademia KRONOS - Esploratore e studioso delle civiltà andine e delle isole polinesiane con particolare riferimento all'Isola di Rapa Nui (Pasqua) Studioso sul complesso processo dell'uomo, dalla sua origine ai giorni nostri, processo conosciuto come ominazione - Progettista di aree specifiche per il lancio del turismo responsabile. Progettista e realizzatore del primo corso completo nazionale (Scuola Radio Elettra) su Tecnico dell’Ambiente e del corso promosso dalla Regione Toscana Sull’imprenditorialità nelle aree protette.
Negli anni 1970/1982 ha partecipato al completamento di Auroville in India, sia come raccolta fondi in Italia e sia sul posto con svariate mansioni.

TITOLI ED ESPERIENZE

Formazione Universitaria: Economia e Commercio e altre specializzazioni universitarie in Climatologia, Etologia, PNL, Ominazione.

Cavaliere della Repubblica per meriti ambientali - sociali . Conferimento del titolo del Presidente della Repubblica ad aprile del 2008.

Nei primi anni '90 Membro del Consiglio Nazionale dell'Ambiente presso il Ministero dell'Ambiente.

Presidente del Comitato Cambiamenti Climatici del Ministero Delle Politiche Agricole e Forestali.

Già presidente di Accademia Kronos ( vedere: HYPERLINK "http://www.accademiakronos.it" www.accademiakronos.it ).

Docente di moduli universitari in Tecniche e Sistemi della comunicazione (Università della Tuscia) nell’Ambito del Corso di Laurea in Educatore e Divulgatore Ambientale.

Responsabile per 4 anni della campagna istituzionale Bosco Italia del Corpo Forestale dello Stato.

Direttore del premio internazionale "Un Bosco per Kyoto".

Uno dei coordinatori per 7 anni della campagna nazionale Vivere il Mare, abbinata alla trasmissione televisiva ”Linea Blu”.

Già Vicepresidente della F.E.E. Italia, organo che assegna le Bandiere Blu alle spiagge e ai mari più puliti.

Scrittore scientifico ( 11 libri, 31 dispense e 189 articoli). Ultimamente, tra il 2018 e 2020 ha pubblicato 12 dispense scientifiche sul clima, sul problema dei rifiuti, sulla plastica nei mari, sulle energie alternative, la distruzione delle foreste pluviali e le migrazioni dei popoli africani. Completata la pubblicazione “La Storia da Riscrivere”

Documentarista e collaboratore scientifico TG2Dossier – Rai.

Autore di una serie televisiva offerta a 45 TV private italiane: "SOS Ambiente"(2009) che nelle ultime puntate, in totale 13, ha superato in Italia il milione e mezzo di ascolti.

ESPERIENZE (alcune)

Ideatore negli anni ’80 con il giornalista Pasquale Balsamo, e i direttori dell’ACI De Santis e Cavaglià dell’attuale trasmissione RAI di Onda Verde - CISS VIAGGIARE INFORMATI (prima si chiamava “Buon Viaggio”);

Giornalista servizi esterni in A Come Agricoltura ( RAI anni 70/80);

Gestione di trasmissioni scientifiche e culturali negli anni 70 e 80 in diverse radio private;

Direttore ed organizzatore per 5 anni dell'operazione nazionale "Vivere il Mare" - Responsabile di eventi con le scuole superiori in 38 comuni italiani.

Negli anni 80 ideatore alla Fiera di Roma della mostra mercato "Natale Oggi". Direttore fino a metà del 1990 di 2 grandi workshop con esposizioni abbinate, sia alla Fiera di Roma che al Palazzo dei Congressi dell'Eur: "La tavola nel Mondo" e Viaggi e Vacanze".

Uno dei due fondatori negli anni 1980 di Bandiere Blu Italia. Inizialmente operazione promossa dall'Ue per premiare le spiagge più sane e vivibili d' Europa. Oggi Bandiere Blu non è più gestita dall'Ue ma da associazioni private. Sono uscito dall'organizzazione quando l'Ue non ha più riconosciuto questa iniziativa.

Esperto di turismo responsabile e di attivazioni di siti sconosciuti ai fini del turismo internazionale.

Incaricato dalla regione Toscana di organizzare e gestire un corso formativo post laurea su: “Imprenditoria nelle aree protette”.

Incaricato dal Governo della Costarica di progettare un nuovo turismo internazionale legato non più all'ambiente, ma all'archeologia.

Organizzazione di spedizioni scientifiche in America Latina e nel Pacifico;

Ricerche scientifiche in loco sull'origine del popolo dell'isola di Pasqua;

Spedizioni scientifiche nella foresta pluviale del Congo;

Realizzatore nel 1981 del primo villaggio ad energia eolica e fotovoltaica d’Italia, costruito lungo le sponde del lago di Vico (VT);

Progettista in Italia e in Brasile di aree naturalistiche protette.

Ideatore di trasmissioni radiotelevisive sui fenomeni misterici ed enigmatici;

Organizzatore e proprietario della mostra itinerante sulle civiltà scomparse, con reperti unici al mondo. Mostre organizzate a Genova, Bologna, Civitavecchia e Viterbo.

Organizzatore delle crociere scientifiche ed educative sul Global Change con navi della flotta Lauro.

Ideatore della campagna di sensibilizzazione ambientale “Io faccio la mia parte” diventata successivamente un premio internazionale che ogni anno si celebra al Campidoglio di Roma.

Attualmente responsabile del comitato scientifico di Ecoitaliasostenibile

Già responsabile della Rivista scientifica online “ AK Informa” che raggiunge circa 70.000 utenti.


Ronciglione 07.02. 2022
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