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Qualche giorno fa abbia seguito in una diretta su YT una piccola diatriba tra due ricercatori sulla questione: Siamo veramente stati sulla luna oppure forse stiamo cercando solo ora di andarci veramente?

Non è mia intenzione in questo breve articolo affrontare l’argomento già ampiamente discusso nel blog e di cui vi invito a leggere alcuni articoli che potrebbero farvi cambiare idea sull’argomento.

American Moon, il controverso documentario che ci spiega perchè non siamo andati sulla luna

ma anche:

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Stanley Kubrick dietro le quinte dell’allunaggio dell’Apollo 11?

In sintesi il mio pensiero, per quello che vale, è che sulla luna ci siamo sicuramente stati, ma non quando ce l’hanno detto gli americani. Questo per vari motivi che troverete dettagliati negli articoli.

In questo articolo però, vi proponiamo un’altra “curiosità” a supporto della nostra tesi dopo quest’altra già proposta:

Perchè i primi astronauti che hanno messo piede sulla luna non hanno giurato sulla bibbia?

Vi raccontiamo la breve storia della roccia lunare che il 9 ottobre 1969 aveva ricevuto in dono l’allora ambasciatore statunitense J. William Middendorf durante una visita dei tre astronauti dell’Apollo 11 durante uno dei primi tour fatti dagli astronauti dopo il primo allunaggio.

Bene, a quanto pare alla morte del ministro nel 1988 questo “incredibile reperto” fu acquistato dal museo Nazionale Olandese. Detto museo molto orgoglioso del suo acquisto ha esposto (e anche guadagnato da ciò), la roccia lunare come potete vedere nella foto che segue.

Una pietra frastagliata delle dimensioni di un pugno con sfumature rossastre, è stata montata e posta sopra una targa che diceva: “Con i complimenti dell’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America … per commemorare la visita nei Paesi Bassi degli astronauti dell’Apollo-11 .”

Ma cosa è successo poi?

E’ successo che il museo nazionale olandese dichiarò nel 2009 che uno dei suoi preziosi beni, una roccia presumibilmente riportata dalla luna dagli astronauti statunitensi, è solo un pezzo di legno pietrificato.

La portavoce del Rijksmuseum Xandra van Gelder, che ha supervisionato l’indagine che ha dimostrato che il pezzo era un falso, ha detto che il museo lo manterrà comunque come curiosità.

“È una bella storia, con alcune domande che sono ancora senza risposta”, ha detto. “Possiamo riderci sopra.”

Onestamente io non ci trovo nulla da ridere… non so voi…

L’ambasciata degli Stati Uniti all’Aia disse che stava indagando sulla questione, ma indovinate? Non se ne è saputo pià niente… a meno che l’indagine non necessiti di ben più di un decennio per concludersi…

Il museo aveva “verificato”, se così si può dire, la roccia lunare con una telefonata alla NASA, ha detto Van Gelder, e l’agenzia spaziale disse al museo allora che era possibile che i Paesi Bassi avessero ricevuto una roccia poichè la NASA ha fornito rocce lunari a più di 100 paesi nei primi anni ’70, ma quelle provenivano da missioni successive.

“A quanto pare nessuno ha pensato di dubitarne, dal momento che proveniva dalla collezione del primo ministro”, ha detto Van Gelder.

La roccia oggi non è più in mostra; il museo è principalmente noto per i suoi dipinti e altre opere d’arte di maestri come Rembrandt e non vuole danneggiare la sua immagine lasciando in mostra un qualcosa di conclamatamente dichiarato falso.

Ma perchè partì l’indagine sulla roccia?

Pare che nel 2006, quando era ancora in mostra un esperto spaziale ha informato il museo che era improbabile che la NASA avrebbe regalato rocce lunari tre mesi dopo il ritorno dell’Apollo sulla Terra. Magari se era veramente esperto, il motivo era che la NASA allora NOn aveva vere rocce lunari… quelle le avrebbe cominciate ad avere solo anni dopo… quando cominciò largamente a distribuirle…

I ricercatori della Free University di Amsterdam hanno affermato di poter vedere a colpo d’occhio che la roccia probabilmente non proveniva dalla luna. Hanno seguito la valutazione iniziale con test approfonditi.

“È una pietra anonima, praticamente senza valore”, ha concluso il geologo Frank Beunk in un articolo pubblicato dal museo.

Ha detto Beunk che la roccia, che il museo a un certo punto ha assicurato per più di mezzo milione di dollari, non valeva più di 50 euro, essendo comunque un fossile di un certo valore.

Van Gelder ha detto che un’importante domanda senza risposta è perché a Drees è stata data la pietra. Aveva 83 anni nel 1969 ed era fuori sede da 11 anni. D’altra parte, era l’anziano statista del paese, il primo ministro che aiutò i Paesi Bassi a ricostruirsi dopo la seconda guerra mondiale.

Middendorf è stato tesoriere del Comitato nazionale repubblicano dal 1965 al 1969, quando il presidente Richard Nixon lo inviò nei Paesi Bassi.

Insomma era una persona di tutto rispetto e non c’è motivo di credere ad una frode… ci fu probabilmente solo l’ingenuità di chi aveva creduto che quegli “astronauti” che aveva incontrato, e che stavano pubblicizzando la grandezza dell’america gli stessero facendo un gradito dono.

Rocce provenienti da successive missioni lunari a quella dell’apollo 11
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