sabato, 27 Luglio 2024
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Come trattare gli altri e farseli amici

Descrizione

Il testo Come trattare gli altri e farseli amici è molto interessante ed è rivolto a tutte quelle persone che per motivi professionali sono in contatto con il pubblico.

Infatti i consigli di Dale Carnegie hanno un immediato utilizzo pratico sul lavoro, in casa, negli affari e nei rapporti sociali in genere. Una soluzione ai problemi di tutti i giorni che nessuna scuola prepara ad affrontare.

 

Dale Carnegie
Dale Carnegie

Chi è l’autore

Dale Breckenridge Carnegie, scrittore e conferenziere, (1888-1955) ha cominciato ad insegnare come si parla in pubblico già nel 1912.

Il suo libro, su questo argomento, è stato pubblicato in 1915.

È diventato un conferenziere ben noto e un pioniere per quanto riguarda i corsi di sviluppo della personalità.

Dale Carnegie è dal 1912 leader mondiale nel business training.

In 90 anni di attività ha fortemente contribuito al successo di aziende, enti, individui e professionisti.

Li ha aiutati a sviluppare maggior fiducia in se stessi, ad aumentare le capacità di leadership, di comunicazione, di rapporti interpersonali, di gestione efficace del tempo, di controllo dello stress e delle preoccupazioni. In altre parole, ad utilizzare, valorizzare e far percepire pienamente il proprio potenziale.

 

Come conquistare la fiducia degli altri in otto mosse:

  • Rinnova gli schemi mentali, pensa in modo nuovo, apriti a nuovi orizzonti, scopri      nuove possibilità.
  • Costruisci amicizie facilmente e rapidamente.Aumenta la tua popolarità.
  • Convinci gli altri a pensarla come te.
  • Aumenta il tuo potere di persuasione.
  • Accogli le proteste, evita le discussioni, rendi gradevoli i tuoi rapporti sociali
  • Diventa un buon parlatore e un piacevole conversatore.
  • Suscita entusiasmo intorno a te.

5 milioni di lettori hanno effettivamente ottenuto questi risultati.

Prefazione

Alla nuova edizione riveduta

How to Win Friends and Influence People  fu pubblicato per la prima volta nel 1937 con una tiratura di partenza di sole cinquemila copie. Nè Dale Carniegie nè l’editore, Simon and Schuster, si aspettavano di riuscire a venderne di più.

Invece, con loro grande stupore, il libro si rivelò un successo e gli stampatori  dovettero darsi un gran da fare per tenere dietro alle richieste del pubblico entusiasta. How to Win Friends and Influence People si guadagnò così un posto di tutto rispetto nella storia dell’editoria come uno dei best seller internazionale di tutti i tempi.

Questo perché toccava un tasto e soddisfaceva un bisogno umano che era molto di più di un fenomeno transitorio legato agli anni  post depressione, fatto dimostrato dall’andamento incessante delle vendite degli anni 80, cioè a mezzo secolo dalla prima edizione. Dale Carnegie disse una volta che è più facile metter da parte un milione di dollari che riuscire a inserire stabilmente una frase idiomatica nella lingua corrente: ebbene,il titolo del suo libro è diventato una frase fatta, citata, parafrasata, parodiata, usata in innumerevoli contesti, dal cartoon politico al romanzo.  

Il libro  è stato in quasi e ogni generazione l’ha scoperto come una cosa nuova e l’ha trovato interessante.  Ciò ovviamente conduce a una logica domanda: perché revisionare un libro che si è dimostrato e continua a dimostrarsi un successo suscitando un interesse intenso e generalizzato? Perché rischiare di manomettere un bel seller?

Per rispondere a questo interrogativo bisogna rendersi conto che lo stesso Dale Carnegie era un instancabile revisore del suo lavoro e continuò a perfezionarlo per tutta la vita. Il libro fu scritto per essere usato come testo di studio nei suoi corsi di Effective Speaking and Human Relation ( capacità di parlare e relazioni umane) ed è tuttora usato.

Foto di Nicole Honeywill su Unsplash
Foto di Nicole Honeywill su Unsplash

Fino alla sua morte, avvenuta nel 1955, Carnegie revisionò il corso per rispondere alle nuove esigenze di un pubblico sempre più numeroso.Sensibilissimo ai cambiamenti portati dalla vita moderna, Carnegie  migliorò di continuo e affinò i suoi metodi di insegnamento e aggiornò contemporaneamente quello che usava come libro di testo.

Se fosse vissuto più a lungo, avrebbe lui  stesso messo mano al lavoro di aggiornamento sul suo best seller per meglio riflettere i cambiamenti avvenuti nel mondo dagli anni 30 ai giorni nostri.

 

Molti nomi di importanti personaggi che erano sulla bocca di tutti all’epoca della prima edizione oggi risultano illustri sconosciuti per la maggior parte dei lettori. Certi esempi  e aneddoti suonano strani e datati come vestigia dell’epoca vittoriana. Di conseguenza il messaggio principale è l’impatto globale del libro non potevano non risultarne indeboliti.

Lo scopo  di è stato quello di rendere comprensibile ed efficace il libro per il lettore di oggi, senza alterarne in alcun modo i contenuti essenziali…

 

Come è stato scritto Come trattare gli altri e farseli amici e perché

Durante il primo quarto di questo secolo, le case editrici americane hanno stampato all’incirca duecentocinquantamila titoli diversi.Parecchi erano di una stupidità unica, e molti si rivelarono i successi clamorosi.

Molti, ho detto? Il preside di una delle più grandi  case editrici del mondo  mi ha confessato che il suo marchio, con settantacinque anni di esperienza nel settore, andava ancora in perdita per sette titoli ogni otto pubblicati. Chi me lo faceva fare di rischiare di scrivere un altro libro? E anche se mi fossi preso la briga di scriverlo, perchè qualcuno avrebbe dovuto sforzarsi di leggerlo?

Foto di Toa Heftiba su Unsplash
Foto di Toa Heftiba su Unsplash

 

Interrogativi molto sensati entrambi: vediamo di trovare delle buone risposte. Fin dal 1912 tenevo corsi professionali  a New York. Erano lezioni volte a mettere delle persone adulte in grado di pensare e immediatamente trasporre il loro pensiero in parola con la massima chiarezza, la massima incisività e il massimo equilibrio, sia nel corso di colloqui di lavoro sia quando si trattava di parlare in pubblico.

Man mano che le varie classi mi sfilavano davanti, mi rendevo conto con evidenza crescente che quelle persone, più che di lezioni di retorica, avevano necessità di imparare l’arte di convivere col prossimo nelle situazioni banali e quotidiane, di imparare ad avere contatti e relazioni sociali…

…Avere a che fare con la gente è un problema grosso, soprattutto per chi è negli affari, ma anche per chi svolge una qualunque attività, dalla casalinga, all’architetto al tecnico…

 

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