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La definizione di retta, in geometria, è  “un insieme di punti allineati, che non ha un inizio e nemmeno una fine”. Nel caso del culto di San Michele Arcangelo, invece, il tracciato rettilineo in questione ha un inizio ben preciso, in Irlanda, e va a concludersi in Israele, coprendo una distanza di oltre 4 mila chilometri. E su questa linea sono disposti ben 7 santuari a lui dedicati, di cui la “nostra” Sacra di San Michele, sulla cima del Pirchiriano, rappresenta il centro.

Ma chi era Michele?

San MicheleMichele a differenza di molti altri uomini santificati dalla chiesa, uomo non lo è mai stato. Il San Michele Arcangelo che viene venerato è un angelo, anzi un arcangelo citato in molti libri sacri.

Nella Kabbala l’Arcangelo Michele, il cui nome significa “Chi come Dio?” corrisponde all’Arcangelo che sovrintende la sefira della “Bellezza” ovvero Tipheret (il Sole) che è la sefira centrale dell’albero della Vita quindi l’Arcangelo Michele, conosciuto anche come “Genio del Sole”, è una potenza di Dio fra le più luminose, un Angelo del Fuoco la cui missione è trasformare l’Ego umano in Ego divino per aiutarci a riconoscere dentro di noi la luce della Sorgente, la forza di Dio, la potenza dell’IO SONO.

La sua figura appare nelle prime pagine della Bibbia, come custode della porta del Paradiso terrestre, inoltre nell’Antico Testamento è menzionato in particolare nel libro di Daniele ove è indicato come il capo supremo dell’esercito celeste che difende l’ordine cosmico della Creazione di Dio, mentre nel Nuovo Testamento, S. Michele Arcangelo è presentato come avversario del Drago, vincitore dell’ultima battaglia contro il drago e i suoi sostenitori.

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Il suo culto è molto diffuso a livello popolare, moltissime sono le località in Europa che hanno scelto San Michele come loro patrono, innumerevoli sono le rappresentazioni artistiche e le chiese a lui dedicate e le preghiere ufficiali e popolari che lo invocano.

Una linea energetica segue un percorso ben delineato

Esiste una linea energetica molto potente a lui dedicata, viene chiamata la “linea di Fuoco” o “linea del Drago”, la linea retta con la quale sono collegabili tra loro i principali luoghi di culto dedicati a Michele, tutti eretti sui resti di antichi templi pagani, in luoghi dove in qualche modo si è manifestata la sua presenza.

Tale linea, tracciata partendo dal Monte Carmelo (Palestina) per finire a Stonehenge (Inghilterra meridionale), passa su Monte Sant’Angelo (Gargano), sulla Sacra di San Michele (Valsusa a Torino) e Mont Saint Michel (Francia nord orientale) da anni si impone all’attenzione degli studiosi di esoterismo che identificano nella sua energia un richiamo dell’Arcangelo alla rettitudine, alla verità, alla giustizia ed al rispetto assoluto delle Leggi di Dio che lui rappresenta, ma forse c’è dell’altro.

linea di san michele

Ma parliamo dei santuari a lui dedicati

Meta ogni anno di migliaia di visitatori, affascinati dalla sua maestosità, dalla sacralità del luogo, dalla splendida vista su Torino e sul fondovalle, la Sacra è un luogo di pace e meditazione, che si trova a 1000 km dall’abbazia normanna di Mont Saint-Michel e ad altrettanti dalla chiesa pugliese di Monte Sant’Angelo. Insomma, a metà strada tra le due abbazie che con lei rappresentano i pilastri del culto micaelico. Ma la linea parte da ben prima, dalle selvagge scogliere irlandesi, e termina ben oltre, in terra di Israele, non lontano da Gerusalemme. Proviamo a ripercorrerla ed a scoprire i santuari dedicati all’arcangelo.

La prima particolarità da sottolineare è che circolano parecchie leggende sul fatto che sia stato proprio L’arcangelo Michele a volere che venissero edificati questi santuari in questi luoghi specifici.

In particolare si racconta di un paio di luoghi da lui scelti in cui non vi era la volontà da parte degli uomini di costruire i santuari ma in alcune sue “apparizioni” pare che riuscì ad essere convincente.

Skellig Island (Irlanda)

Il monastero di Skellig, una delle prime testimonianze cristiane in Irlanda, è probabilmente il meno accessibile dei sette. Molto spartano e di non agevole accesso, posto sull’omonimo isolotto, è stato realizzato verso il 588. Si narra che lì San Michele apparve a San Patrizio per aiutarlo a sconfiggere il demonio. Dal 1996 è divenuto patrimonio Unesco (anche la Sacra di San Michele è candidata per entrarne a far parte).

Nel 2014 l’isola di Skellig Michael, l’isolotto più grande delle due isole Skellig, quello su cui sorge il monastero, venne usata come set cinematografico per le scene finali di Star Wars: Il risveglio della Forza. L’isola appare anche nel sequel del film, Star Wars: Gli ultimi Jedi, uscito nel 2017.

Monastero di Skellig
Monastero di Skellig (foto Wikipedia)

St Michael’s Mount (Inghilterra)

Sempre su un’isola sorge il monastero di St. Michael’s Mount, di fronte alla cittadina di Marazion, cui è collegato con un servizio di traghetti e, durante la bassa marea, tramite una strada (così come avviene al santuario di Mont Saint-Michel in Normandia).

Qui il Santo apparve nel 495 ad un gruppo di pescatori, e i benedettini provenienti dall’abbazia normanna decisero di erigere un altro santuario in suo onore. Dell’originale edificio resta ben poco: nel XVI secolo, su suoi resti venne eretta una fortezza.

Monastero di St. Michael's Mount
Monastero di St. Michael’s Mount (foto Wikipedia)

Mont Saint-Michel (Francia)

Decisamente più conosciuto il santuario di Mont Saint-Michel, patrimonio dell’Unesco fin dal 1979 e principale sito turistico della Normandia. Qui San Michele apparve al vescovo nel 709, intimandogli di costruire una chiesa nella roccia. I lavori furono avviati, ma vennero completati solo dopo il ‘900, con l’avvento dei monaci benedettini. La roccia, un isolotto di circa 960 m di circonferenza e con una superficie di circa 7 ettari, si eleva ad un’altezza di 92 m sul livello del mare, ma con la statua di San Michele collocata in cima alla guglia della chiesa abbaziale, raggiunge l’altitudine di 170 metri.

Un tempo raggiungibile tramite una diga di accesso costruita nel 1880, poi smantellata per evitare l’insabbiamento della baia, dal 2015 Mont Saint-Michel è collegato alla terraferma con passerelle sospese, ed in occasione di maree particolari si trasforma nuovamente in un’isola.

Mont Saint-Michel
​Santuario di Mont Saint-Michel (foto Wikipedia)

​Sacra di San Michele (Valle di Susa)

Pochi metri dopo aver varcato l’ingresso della Sacra di San Michele è impossibile non notare, alzando gli occhi, la statua dedicata all’Arcangelo San Michele, realizzata dallo scultore altoatesino Paul dë Doss-Moroder. Ma l’opera ha una datazione recente, mentre ben più antica è la devozione all’arcangelo: nel 313 d.C. l’imperatore Costantino gli conferì grande rilevanza, ulteriormente arricchita dalle numerose apparizioni agli occhi dei vescovi governanti.

Monumento simbolo del Piemonte, l’abbazia di San Michele della Chiusa venne fondata tra il 983 e il 987 attorno ad una chiesetta preesistente dal conte Ugo (Ugone) di Montboissier, ricco e nobile signore dell’Alvernia, recatosi a Roma per chiedere indulgenza al Papa. Questi, a titolo di penitenza, gli concesse di scegliere fra un esilio di 7 anni e l’impresa di costruire un’abbazia.

Essa è stata una delle più celebri abbazie benedettine dell’Italia settentrionale, ed è tra i più grandi complessi architettonici di epoca romanica in Europa. La sua attuale imponente costruzione, edificata tra l’XI e il XIV secolo, presenta elementi artistici ed architettonici unici, quali il portale dello zodiaco e lo scalone dei morti (XII sec.), mentre l’interno della chiesa abbaziale è impreziosito dalle sculture romaniche nell’area absidale e da numerosi affreschi del XV-XVI secolo.

Sacra di San Michele (foto Wikipedia)

Monte Sant’Angelo (Foggia)

Il santuario pugliese di San Michele Arcangelo, nel foggiano, prese avvio nel 490 e anch’esso è patrimonio Unesco.

San Michele pare si sia fatto vedere spesso da queste parti, la prima volta è avvenuta in presenza di un ricco signore del Gargano, Elvio Emanuele. Era alla ricerca del suo toro migliore che aveva perso e lo trovò in una caverna strettissima, Non potendolo far uscire, decise di sacrificarlo con una freccia, ma quando la scoccò questa tornò indietro ferendolo. Raccontato tutto al vescovo di Siponto, vennero evocati tre giorni di preghiera e penitenza. E alla fine San Michele Arcangelo gli apparve in sogno dicendo che quella caverna per lui era sacra.

Nel 492, con Siponto assediata dai barbari, l’Arcangelo apparve di nuovo promettendo la vittoria. E la sua sola manifestazione servì per ridare coraggio alla popolazione locale che sconfisse i nemici.

Nella terza apparizione (anno 493), il vescovo locale su ordine dell’Arcangelo e come segno di riconoscenza andò alla grotta per consacrarla, insieme ai vescovi della Puglia dopo un digiuno di penitenza. Qui l’Arcangelo apparve, annunciando che la cerimonia di consacrazione non sarebbe stata necessaria, perché lui stesso aveva già consacrato la grotta. Così la sacra grotta ancora oggi non è mai stata consacrata da mano umana. Infne nel 1656 la quarta apparizione  all’arcivescovo Alfonso Puccinelli, per liberare tutto il territorio locale da una terribile peste.

Santuario di Monte Sant'Angelo
Santuario di Monte Sant’Angelo (foto Wikipedia)

Monastero di San Michele Arcangelo (Grecia)

Il monastero greco di Panormitis sorge nuovamente su un’isola (Simi, nell’arcipelago greco del Dodecanneso), e custodisce una delle maggiori effigi dell’Arcangelo, alta tre metri. Costituisce il più importante luogo di culto della Grecia dedicato all’Arcangelo Michele, e fu costruito nel 1783 sui resti di un preesistente monastero del XV secolo.

Nell’isola, già ricca di svariati luoghi di culto, ci sono ben nove monasteri dedicati all’Arcangelo Michele, uno per ogni Ordine Angelico.

Panormitis
Monastero di Panormitis, Simi (foto Wikipedia)

Monastero Stella Maris (Israele)

Pressapoco della stessa epoca è il Monastero Stella Maris. Anch’esso testimonianza di grande venerazione, è edificato sul Monte Carmelo, ad Haifa, in terra d’Israele, che rappresenta l’ultima tappa della linea Sacra. Convento cattolico, secondo la tradizione sarebbe fondato su una grotta che fu dimora del profeta Elia. La prima fondazione del monastero  risale all’epoca bizantina, quando divenne luogo di culto dell’Arcangelo Michele, venerato dai Longobardi in seguito alla loro conversione al Cattolicesimo avvenuta intorno al VII secolo.

Stella Maris
Stella Maris (Immagine Wikipedia)

Preghiere e invocazioni

Ecco 2 brevi invocazioni a San Michele arcangelo per consegnare a Lui, capo delle milizie celesti, i tuoi problemi, la tua vita, la tua famiglia.

San Michele Arcangelo
a Te, che sei il Principe di tutti gli Angeli,
affido la mia famiglia.
Vieni davanti a noi con la tua spada
e scaccia ogni sorta di male.
Insegnaci la via che porta a nostro Signore.
Te lo chiedo umilmente per intercessione di Maria Santissima,
Tua Regina e nostra Madre.
Amen

 

Nel momento della prova, sotto le Tue ali mi rifugio, glorioso San Michele ed invoco il Tuo soccorso.
Con la Tua potente intercessione presenta a Dio la mia supplica ed ottienimi le grazie necessarie per la salvezza della mia anima.
Difendimi da ogni male e guidami sulla via del’amore e della pace.
San Michele illuminami.
San Michele proteggimi.
San Michele difendimi.
Amen.

Meditazioni guidate in italiano

Esistono anche moltissime meditazioni guidate che come delle preghiere New Age ci aiuteranno con la visualizzazione a richiedere la protezione del Santo, eccone di seguito due che ci sono sembrate più significative:

 

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